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Attualità domenica 08 novembre 2020 ore 15:42

Forze Armate e Unità d'Italia, oggi la cerimonia

Una celebrazione ristretta per rispettare le norme anti Covid. Il discorso del sindaco Cornioli



SANSEPOLCRO — Era in programma questa mattina a Sansepolcro la cerimonia per celebrare la "Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale" del 4 novembre. 

Una cerimonia ristretta per rispetto delle norme anti-Covid. Erano infatti presenti il sindaco Cornioli, una rappresentanza delle Forze di Polizia e della Polizia Locale, un rappresentante delle associazioni Combattentistiche e Partigiane e delle associazioni d’ Arma. Al monumento dedicato ai caduti, in zona Porta Fiorentina, è stata deposta una corona. 

Ecco il discorso del sindaco:

"Carissime concittadine, carissimi concittadini, 

Un saluto alle autorità tutte, alle donne e agli uomini delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, alle associazioni d'Arma e dei combattenti e reduci. Nell'Italia repubblicana il 4 novembre è la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, a cui la Costituzione assegna il compito di difendere le istituzioni dello Stato democratico e di operare per la realizzazione della pace e della sicurezza, non solo in Italia ma ovunque nel mondo ce ne sia la necessità. Ripudiando, come sancisce la Costituzione, la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Vivere in concorde unità il nostro essere Nazione, cercare nel bene comune la matrice del bene per ognuno di noi e metterci a servizio di questo valore, difendendolo e promuovendolo, è il modo migliore che abbiamo per rendere un omaggio, non superficiale né solo formale, alle centinaia di migliaia di italiani caduti su ogni fronte nel nome della Patria. E' questo che vogliamo testimoniare il 4 novembre, ed è questo ciò che siamo chiamati a fare nella nostra realtà di ogni giorno. Purtroppo anche questa cerimonia, si svolge in maniera ridotta, stiamo vivendo un'epoca che non avremmo mai voluto vivere. Oggi noi vorremmo abbracciare i nostri cari, uscire liberamente, stringersi la mano, fare un sorriso all'amico. Ma no, non possiamo essere uomini liberi. Dobbiamo tutelare le persone più fragili, le persone più deboli, dobbiamo limitare la nostra libertà riconoscendo la supremazia del diritto alla salute, che la nostra Costituzione qualifica come «fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Abbiamo imparato a sorridere con gli occhi, a salutarci portando una mano sul cuore, abbiamo imparato regole igieniche, a stare distanziati, e ora dobbiamo imparare a far convivere i valori di salute, libertà ed economia. Ognuno deve fare la sua parte con grande senso di responsabilità, giovani e meno giovani. Una prova che richiede grandi sacrifici ma pensiamo a quei giovani che, partiti per la guerra, hanno donato la propria vita per la Patria. Una grande testimonianza di coraggio e di unità che ancora oggi celebriamo, insieme ad un doveroso omaggio alle nostre Forze Armate e questo deve essere un forte insegnamento per le nuove generazioni. Oggi celebriamo la festa dell’Unità d’Italia, onoriamo la nostra Patria e la nostra bandiera, dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia, dei nostri valori e della nostra cultura. Dobbiamo essere un popolo unito, come abbiamo dimostrato in più occasioni. Oggi abbiamo bisogno di questo, ogni italiano lo deve testimoniare, ognuno nel proprio ruolo, in un periodo che ci sta mettendo a dura prova: è fondamentale essere uniti. La nostra comunità è forte, coesa e solidale, non ci lasciamo prendere dallo sconforto, insieme ce la faremo. Presto torneremo a vivere la nostra quotidianità nella normalità, ancora più forti di prima. Un grazie a tutti i presenti, non solo a coloro che sono in servizio attivo, ma anche a tutti quelli che con orgoglio sono qui a ricordare il servizio prestato nell’arma di appartenenza e in favore della collettività. Onore ai caduti per la Patria, viva le Forze Armate strumento di pace, viva la libertà, viva la democrazia, viva la Repubblica Italiana".


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