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Politica sabato 12 dicembre 2020 ore 08:00

"Medici lasciati soli", insorge la Lega

L'attacco: "Ci troviamo di fronte ad una strategia politica regionale e nazionale che possiamo ben definire scorretta e approssimativa"



SANSEPOLCRO — "Il medico di famiglia è nuovamente in prima linea a gestire l’emergenza Covid, in piena solitudine, anche assumendosi rischi personali, in particolare relazionandosi con una popolazione anziana disorientata. Ancora una volta il nostro territorio si trova a scontare gli effetti di una strategia politica regionale e nazionale che possiamo ben definire “scorretta e approssimativa”, mutuando le espressioni rivolteci sulla stampa locale dal medesimo movimento che fa dell’approssimazione elemento fondante della propria azione di governo".

Con queste parole la Lega della Valtiberina prende le proprie difese e quelle dei medici di famiglia, facendo riferimento in particolare a quelli della Casa della salute di Sansepolcro

In una recente interrogazione, il consigliere Marco Casucci ha richiamato l’attenzione del consiglio regionale della Toscana in merito ai disagi lamentati da alcuni cittadini per la fruizione dei servizi della Casa della Salute e sulla adeguatezza dei locali preposti.

Nella risposta ricevuta, a firma del direttore dell’Asl, Antonio D’Urso, per il tramite della Regione, è chiarito che:

  • 1) Le criticità emerse durante la pandemia sono state oggetto di sopralluogo e verifica da parte dell’Asl competente che, aggiungiamo noi, non ha evidentemente ritenuto formulare rilievi;
  • 2) Non esiste, nell’immediato, un’alternativa disponibile all’attuale collocazione della Casa della Salute;
  • 3) L’eventuale spostamento della Casa della Salute non potrà essere valutato prima della conclusione dei lavori strutturali e organizzativi previsti nei locali dell’ospedale allo scopo di liberare i locali Asl in via Santi di Tito, lavori che hanno subito ritardi a causa dell’emergenza Covid.

"Il punto in discussione, per quanto ci riguarda, non concerne la proprietà degli immobili bensì la loro adeguatezza a sostenere in sicurezza l’afflusso dei pazienti e di gestirne adeguatamente le richieste, considerata questa nuova fase emergenziale - sottolinea la Lega - Su questo punto avevamo già presentato a suo tempo, nello scorso maggio, in consiglio comunale, un documento in previsione della cosiddetta “fase 2” dove al capitolo sanità, tra le altre questioni, si esortava l’Amministrazione Comunale, testualmente, a 'Verificare se le strutture attualmente destinate alla “Casa della Salute” siano conformi alle mutate necessità di distanziamento sociale”'. Del resto, il nostro obiettivo, fin dall’inizio, è stato quello di garantire il servizio a costi invariati per la collettività. La soluzione poi adottata era stata prospetta, dall’allora direttore generale Asl competente, Enrico Desideri, come temporanea". 

La Lega informa inoltre anche di aver avuto un incontro con i medici responsabili del servizio, presso la struttura da loro messa a disposizione, nel corso del quale sono state manifestate le criticità raccolte dalla cittadinanza in merito alla gestione dell’afflusso presso la struttura e ai tempi di risposta alle telefonate. Sul primo punto il medico coordinatore della Casa della Salute ha precisato che l’afflusso viene attualmente limitato sulla base delle prenotazioni, inoltre l’accesso del singolo paziente, come abbiamo avuto modo di constatare, viene subordinato al controllo della temperatura corporea e del corretto utilizzo della mascherina e contingentato sul base della capacità ricettiva delle sale d’attesa.

"Per il secondo punto sono stati presentati i dati relativi alle chiamate ricevute. Tali numeri, sicuramente impegnativi, determinano tempi di risposta e capacità di evasione comunque accettabili, in relazione ai momenti di congestione causati dall’elevato numero di pazienti che tentano di mettersi in contatto con il centralino. Si deve inoltre tenere conto che, anche nell’attuale situazione emergenziale, gli operatori sono impegnati ad accogliere l’utenza che accede alla segreteria, oltre che nella compilazione delle ricette" continua la Lega.

Nello specifico è stato chiesto ai medici di favorire il contatto con il pubblico anche attraverso altri metodi diversi dalla telefonata diretta. Il coordinatore ha precisato che ulteriori sistemi sono già in uso.

"In conclusione riteniamo che le criticità palesate in quest’ultimo periodo abbiano trovato un riscontro apprezzabile, considerato il momento, nelle misure adottate in merito alla gestione dell’utenza da parte dei medici operanti presso la Casa della Salute. A tal proposito riteniamo apprezzabile l’iniziativa intrapresa dalla Casa della Salute di procedere con l’esecuzione dei tamponi rapidi a chi ne avesse fatto richiesta. Da quanto è dato sapere tale iniziativa è stata sospesa in quanto, su segnalazione del Sindaco Cornioli, era stata giudicata inopportuna dall’Asl".

Gli stessi medici si sono dichiarati disponibili a riassumersi l’onere di esecuzione di tali test, utilizzando allo scopo un locale attiguo ma separato dall’ordinaria attività. In merito sollecitiamo l’Amministrazione comunale a facilitare tale operazione di screening, come analogamente messo in pratica ad esempio dai Comuni di Arezzo e Montevarchi.


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