Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:15 METEO:SANSEPOLCRO17°  QuiNews.net
Qui News valtiberina, Cronaca, Sport, Notizie Locali valtiberina
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Le celle a fuoco e le grida dei detenuti: la protesta nel carcere di Guayaquil

Attualità martedì 25 ottobre 2016 ore 13:47

Uno sguardo all'Adriatico

Sasso Carpegna

Sabato 22 ottobre si è svolto a Damagnano la preparazione al progetto: ”L’incanto del Montefeltro: identità culturale e sviluppo economico”.



SESTINO — Un lavoro preparatorio durato circa due anni ma che ha dato primi, importanti risultati: gli oltre trenta Enti locali che fanno parte del Montefeltro storico si sono ritrovati, con la convinzione che un unico “sistema territoriale” possa far crescere nuove opportunità di sviluppo per una realtà che, oltre a comprendere uno “Stato estero” quale San Marino, è fatto di tante piccole comunità ma ricche di storia, di cultura di arte. Al convegno hanno aderito anche le Regioni Marche, Emilia-Romagna e Toscana.

Tra i relatori, il sindaco di Sestino, Marco Renzi, che ha illustrato il “Montefeltro toscano”, nel quale si situa storicamente Sestino a partire dall’Alto Medioevo. Oltre all’influenza artistico/architettonica evidente ancora nella cripta della Pieve di S.Pancrazio, che assieme alla Pieve di S. Leo conserva il maggior numero di reperti in stile ravennate, c’è una eredità spirituale, perché la chiesa sestinate è stata per vario tempo della diocesi feretrana ed anzi, in quello che poi sarà il Piviere Nullius di Sestino, si riscontrano varie e antichissime parrocchie dedicate al Santo simbolo del Montefeltro, S. Leo.

Al termine del suo intervento il sindaco Renzi ha annunciato l’adesione di Sestino all’interessante e vasto progetto di valorizzazione di un “territorio” fino ad oggi diviso, anche se non pochi segni ultimamente hanno manifestato una stretta vicinanza con il “Montefeltro sestinate”, tanto che alle recenti celebrazioni dei 450 anni della fondazione della città medicea sul Sasso di Simone, erano presenti ben 8 sindaci o assessori marchigiani e romagnoli e l’assessore della Regione Marche, Loretta Bravi.

L’obiettivo de “L’incanto del Montefeltro” è recuperare e rafforzare l’identità culturale dei luoghi e il senso di appartenenza di tutti i cittadini di questo magnifico e tuttavia, ancora non abbastanza conosciuto territorio a cavallo tra più Regioni e che si estende tra due Stati. Il progetto mira anche a favorire processi di valore economico, indirizzati alla commercializzazione turistica del Montefeltro secondo criteri di turismo sostenibile e di qualità, attraverso progetti di impresa, stimolando in particolare l’imprenditorialità giovanile”.

Un particolare di gustosa novità: i lavori sono stati scanditi da una campana in bronzo, rinvenuta recentemente in una profonda frattura della pianura sommitale del Sasso di Simone, sul quale a partire dalla fine del Cinquecento esistevano ben tre chiese o cappelle, tanto che una recente ricerca storica edita da Sestino, titolava: “Quando sul Sasso suonavano le campane”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno