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Attualità lunedì 24 agosto 2020 ore 09:00

​Castiglione d'Italia unitevi!

​L'idea del sindaco Agnelli condivisa dal collega di Castiglione Torinese. “Insieme per sostenere le comunità e rilanciare i territori”



CASTIGLION FIORENTINO — L'unione fa la forza. E mai come in tempi di Covid (e dei suoi effetti economici) il celebre motto calza a pennello.

L'idea è nata dall'inossidabile sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli che “una ne fa e cento ne pensa” per usare un altro celebre adagio popolare. In questo caso l'idea diventa programma, strumento per rilanciare i territori dopo lo tsunami del virus, sopratutto a livello turistico per ridare fiato a quella fetta di economia locale che vive e si muove nel settore dell'accoglienza. 

Significa posti di lavoro, benessere per tutta la comunità. E' la policy che ha ispirato il portale Castiglion Experience, un progetto di promozione del territorio e offerta turistica sul quale l'amministrazione comunale ha puntato molto per attirare turisti e visitatori.

L'idea di Agnelli è semplice: rilanciare l'unione di tutti i Castiglione d'Italia nell'associazione che ne promuove le peculiarità non solo storico-artistiche e paesaggistiche ma anche le eccellenze imprenditoriali e dell'artigianato. In realtà, l'idea precede il Covid e nel giugno scorso era già fissato il “battesimo” a Castiglion Fiorentino.

L'istituzione c'è già ed è operativa dal 1994 a Castiglione in Teverina (in provincia di Viterbo) dove si è costituita l’Associazione Nazionale Città Castiglione. L'obiettivo dichiarato è: consolidare le relazioni e le sinergie tra i paesi d’Italia che hanno in comune il toponimo “Castiglione”. Focus particolare sul potenziamento del “circuito turistico formato dalle Città Castiglione” per valorizzare “le comuni caratteristiche storiche, artistiche, culturali di cui il toponimo Castiglione è testimonianza”, recita il manifesto costitutivo.

Agnelli ora vuole rilanciare in grande l'unione tra i Castiglione d'Italia e a fine anno (Covid permettendo) è già calendarizzato un meeting operativo a Castiglion Fiorentino.

Della “partita” è il sindaco di Castiglione Torinese Loris Lovera che in questi giorni ha visitato la città del Cassero in un tour in moto insieme alla moglie unendo la scoperta delle bellezze e delle eccellenze castiglionesi all'incontro con il sindaco Agnelli sui Castiglioni d'Italia. 

“Abbiamo già contattato 27 comuni italiani che hanno lo steso toponimo; di questi 14 hanno risposto positivamente e contiamo di allargare le adesioni”, spiega Lovera entusiasta del progetto. “Avremmo dovuto incontrarci a giugno ma non è stato possibile a causa dell'emergenza sanitaria, tuttavia intendiamo fare la prima riunione entro la fine dell'anno proprio a Castiglion Fiorentino”. Il giovane sindaco di Castiglione Torinese (classe 1986) spiega che l'unione dei Castiglione d'Italia sarà come un “fil rouge che collegherà i paesi e gli aspetti comuni per storia, cultura, economia. Parlando con Mario Agnelli, abbiamo pensato che la prima iniziativa potrebbe essere quella di invitare i cittadini dei Castiglione d'Italia a soggiornare a turno negli altri paesi creando una sorta di interscambio che genera benessere per tutti”

Per il momento, il Castiglione più a sud d'Italia che ha aderito all'associazione è Castiglion Cosentino, in Calabria, mentre quello più a nord è Castiglione Torinese, in Piemonte.

Abbiamo molto in comune con Castiglion Fiorentino: dal chiostro, alla struttura del palazzo comunale, il paesaggio collinare. Entrambi abbiamo in comune ottimi vini”, sottolinea il sindaco Lovera.

Agnelli spinge sulla ripresa del “gemellaggio” appena ci saranno le condizioni. “Ne abbiamo parlato durante la visita del sindaco Lovera. Quest’anno, per sostenere il comparto turistico-ricettivo in forte difficoltà, abbiamo visto come sia indispensabile e strategica la diversificazione dei flussi turistici. Importantissimo l’arrivo del turista straniero ma non possiamo dimenticare il contributo che arriva dai viaggiatori italiani. Da qui l’idea del portale ‘Experience Castiglion Fiorentino’, il nuovo progetto per l’offerta turistica rivolto, almeno per il 2020, essenzialmente agli italiani. L’imperativo è quello di ‘essere inclusi’ per confermare e fortificare ulteriormente la sinergia con gli operatori locali e far apprezzare meglio il nostro territorio in tutte le sue peculiarità”.

Al di là degli intenti e degli obiettivi, l'elemento che salta agli occhi è che, per una volta, non c'è gara ma condivisione. Sarà proprio questa la forza dei Castiglione d'Italia.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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