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Attualità venerdì 26 agosto 2022 ore 19:00

La Fanfara dei carabinieri per ricordare i caduti

Cerimonia solenne per commemorare l'eccidio della caserma di Anghiari avvenuto il 18 agosto 1944 per mano dei nazisti. Emozione e solennità



ANGHIARI — Il 18 agosto 1944, davanti alla caserma dei Carabinieri di Anghiari, i nazisti in ritirata compivano un atto vile facendo esplodere una bomba. Quel gesto ignobile, di pura vigliaccheria prima di dover fuggire ed abbandonare la cittadina Valtiberina, provocò la morte di 3 carabinieri e 12 civili. In quello stesso punto venne eretta una lapide commemorativa, a testimoniare che gli uomini dell’Arma non sono mai stati collaborativi con gli oppressori del popolo italiano, che ancora oggi difendono.

Così, dopo 78 anni, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Polcri, ha espresso la volontà di ricordare l’infausto evento con una cerimonia, che ha visto i membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Anghiari e Monterchi deporre una corona di fiori al termine di una preghiera e delle note suonate da una tromba, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, Colonnello Vincenzo Franzese, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Sansepolcro, Capitano Carmine Feola, e delle rappresentanze delle altre Autorità militari e civili della Provincia, intervenute per l’occasione.

Al termine della cerimonia di commemorazione dell’eccidio, la Fanfara dei Carabinieri, composta da ventidue elementi e diretta dal loro Maestro, ha allietato l’animo di tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di trovarsi ad Anghiari e di assistere all'esibizione musicale in piazza IV novembre. 

Un grande successo, che ha visto suonare dai musicisti in uniforme sia brani classici sia contemporanei, talvolta rivisitati e degli autori più noti, come Mina, Modugno, Morricone, Glenn Miller e tanti altri. L’evento musicale è stato chiuso con un pezzo che proprio non poteva mancare: il canto degli italiani, cantato a gran voce e con la mano sul petto dai circa 300 presenti.


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