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Sport lunedì 13 settembre 2021 ore 12:20

Stefano Di Fulvio di impone allo 'Spino'

Per la prima volta un pilota di Pieve Santo Stefano sul podio delle moderne. Fra le storiche quinto sigillo per Stefano Peroni su Martini MK 32



PIEVE SANTO STEFANO — La 48esima edizione della Cronoscalata dello Spino ha visto il successo di Stefano Di Fulvio, vincitore assoluto della gara valevole per il Trofeo Italiano Velocità Montagna zona Centro, per il Trofeo Toscano Velocità Montagna e per il Challenge Salita Piloti Auto Storiche. Il 35enne pilota abruzzese, portacolori della scuderia Publimotor, ha dominato la scena al volante della Osella Pa 30 lungo i sei chilometri del tracciato, ipotecando la vittoria con il 2’42”35 di gara 1 per poi incappare in una leggera intraversata in gara 2 che gli ha consigliato di amministrare la situazione.

Non avevo mai vinto qui, per cui è una bella soddisfazione – ha detto Di Fulvio nell'immediato post gara – ed era l’obiettivo dichiarato fin da venerdì. In gara 1 non mi sono preso particolari rischi, poi in gara 2 c’è stata subito quella sbavatura e ho capito che avrei dovuto tenere una guida più prudente per non compromettere il successo, perché oggi contava solo quello”. Alla fine il successo è arrivato con un vantaggio di 8”69 sul bravissimo Liber (primo nella E2-SS) e di 26”11 sul beniamino locale Michele Gregori.

Qui si apre un capitolo speciale, perché per la prima volta in quasi 50 anni un pilota di Pieve Santo Stefano conquista il podio nella gara di casa fra le vetture moderne. A completare la domenica di festa, il sesto posto assoluto di un altro pievano, Mauro Polcri della Melisciano Corse, che non ha potuto contare all’ultimo momento sulla Lucchini di Marco Piccinelli. Quindi, ed è altro piccolo record, lo 'Spino' di ieri ha visto due beniamini del posto a occupare la 'top ten'.

Mi ero imposto di abbattere il muro dei 2’50” – ha commentato il secondo arrivato Liber - quindi ho centrato il mio obiettivo. Anche nella parte veloce sono andato forte, prendendo in ogni manche una fiducia maggiore”. Voleva scendere sotto i 3 minuti Gregori, con la sua Gloria C8 092 Evo preparata a puntino: in gara 1 ha portato al massimo la vettura fino a un eccellente 2’55”36, ovvero appena un decimo sopra il tempo di Francesco Ferragina su Elia Avrio; poi, in gara 2, Ferragina è stato costretto a fermarsi e a quel punto il 2’29”57 è stato sufficiente a Gregori per garantirsi la terza posizione, la seconda fra le monoposto e la prima nella classe 1000 della E2-SS, davanti a un dignitoso Paolo Cornelli (quarto assoluto) e al già citato Mauro Polcri (tutti su Formula Gloria), che ha alzato la voce nel pomeriggio con un bel 3’08”15.

“E’ andata benissimo – ha dichiarato il 33enne Gregori mentre nel suo paddock veniva distribuito lo spumante per festeggiare – e se la macchina è a puntino lo debbo a Davide Melandri e a mio zio, Endrio Gregori. Senza di loro, questo risultato non sarebbe stato possibile. Io sono andato bene nella prima e anche nella seconda gara, ero concentrato, fino a quando non ho visto Ferragina che era fermo. E allora, con il terzo posto già acquisito, ho un tantino allentato”.

Fra le storiche, il fiorentino Stefano Peroni con la Martini Mk 32 ha fatto praticamente il vuoto alle sue spalle, iscrivendo per la quinta volta, unico nella storia della corsa, il suo nome nell’albo d’oro della gara relativamente alla categoria, non dimenticando che nel 2017, nel 2018 e nel 2019 è stato anche il vincitore assoluto. “Avrei voluto ritoccare il mio record – ha confidato Stefano Peroni – e comunque è la mia seconda prestazione di sempre, perché il mio vero avversario è il cronometro e quindi faccio sempre riferimento ad esso. Non mi accontento del piazzamento”.

Nel primo raggruppamento, dopo il forfait di Antonio Di Fazio con la Nsu Brixner, vittoria di Vincenzo Rossi con la Porsche 356 con l’aggregato di 7’40”74, mentre nel secondo Raggruppamento si è registrata la doppietta in casa Di Fazio con la Nsu TT 1200: primo Giuseppe 7’38”38, con 7’58” di vantaggio sul fratello Daniele e terzo posto per Mario Riccardo Viggiani di Sansepolcro, leader della TC 700 con la Fiat Giannini 650 Np. Nel quarto raggruppamento, caratterizzato dalle defezioni di Salvatore Asta con la Bmw M3 e di Roberto Brenti al suo 40esimo Spino con la Renault 5 Gt Turbo, via libera per Gianluca Paloschi con la Peugeot 205.


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