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Cultura lunedì 30 agosto 2021 ore 18:05

Uffizi in "trasferta" ad Anghiari, ecco la mostra

Al via un'esposizione che ha al centro il ritratto del principe e condottiero Federico da Montefeltro. Nella città della Battaglia anche Eike Schmidt



ANGHIARI — Al via, ad Anghiari, “La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento”, esposizione inserita nel progetto “Terre degli Uffizi”, ideato e realizzato da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. 

La mostra, presentata stamani, è promossa dal Comune di Anghiari ed è accolta al Museo della Battaglia e di Anghiari (da domani al 6 gennaio 2022). Ha l’obiettivo di raccontare la trasformazione durante il Rinascimento di una parte dei notabili del luogo, da guerrieri e combattenti in cortigiani eruditi e amanti della cultura.

Studi storici recenti sulle famiglie illustri di Anghiari hanno evidenziato sodalizi e legami di parentela con importanti casate, in particolare i Montefeltro di Urbino, immortalati nel celeberrimo doppio ritratto di Federico da Montefeltro e della moglie Battista Sforza realizzato da Piero della Francesca, giunto a Firenze nel Seicento con l’eredità di Vittoria della Rovere ed oggi agli Uffizi. Il duca di Montefeltro sarà protagonista anche della mostra anghiarese, dove è esposto il suo ritratto appartenente alla famosa collezione gioviana degli Uffizi, commissionata nel Cinquecento da Cosimo I dei Medici a Cristofano dell’Altissimo debitore: a distanza di più di un secolo l’opera ancora è ispirata al celebre dipinto di Piero della Francesca. 

In mostra saranno esposti due tabernacoli lignei quattrocenteschi, che questi personaggi utilizzavano per la loro devozione privata presso le loro dimore, o nelle cappelle di famiglia nelle chiese: anche i soldati e i condottieri avevano la necessità di pregare e invocare la protezione divina. E, sempre a proposito di armi e battaglie, sono stati inviati dagli Uffizi anche il ritratto di uomo in armatura di scuola francese cinquecentesca e due tele con “Scene di Battaglia” del pittore Jacques Curtois detto il Borgognone, specialista di questi soggetti, poste in dialogo con la nota incisione di Gérard Edelinck dalla copia di Rubens dal perduto cartone di Leonardo per la Battaglia di Anghiari.

Non bisogna dimenticare infatti quanto la notorietà di Anghiari si leghi alla battaglia combattuta il 29 giugno 1440 tra le truppe milanesi dei Visconti e la coalizione guidata dalla Repubblica fiorentina insieme a Venezia e allo stato Pontificio, che vinse contro Milano. La stessa battaglia che Leonardo fra il 1504 e 1505 fu chiamato a rievocare nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Quella vittoria, così importante per le contese politiche dell’Italia di allora, segnò il destino della città dell’alta Val Tiberina, condizionandone in profondità il tessuto sociale.

“E’ una grande soddisfazione - ha dichiarato il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri - che Anghiari sia tra i primi cinque progetti dell’iniziativa “Terre degli Uffizi”, di cui tre nella provincia di Arezzo. Una collaborazione con le Gallerie degli Uffizi nata nel 2019 in occasione del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci e che adesso grazie ad importanti notizie storiche provenienti da fonti d’archivio legano la storia di Anghiari a quella delle più grandi Corti rinascimentali. Una relazione fra città e periferia nel Rinascimento che si compie oggi in questa importante collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e che vede proseguire anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Un ringraziamento speciale a tutto lo staff de Le Gallerie degli Uffizi, in particolar modo al direttore Eike Schmidt, alla Fondazione CR Firenze e al nostro museo comunale – il Museo Battaglia Anghiari - senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo”.

“La mostra di Anghiari - ha sottolineato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - è l’occasione per dare valore alla ricerca scientifica, che continua a dare frutti e a produrre scoperte anche su temi e periodi ben noti. Ed è un’opportunità straordinaria per scoprire il tessuto sociale e culturale dell’Italia del Rinascimento, dove feroci condottieri - come Federico da Montefeltro - potevano tornare a casa dopo le loro campagne sanguinarie e vestire i panni dell’umanista illuminato, coltivare studi letterari e filosofici, commissionare opere d’arte sublimi, stabilendo allo stesso tempo attraverso le arti e le lettere un’altra forma di competizione – virtuosa - con i signori degli altri Stati. Guerra e Pace si intrecciano mirabilmente nell’iniziativa anghiarese: nei ritratti e nelle opere esposte rivivono personaggi legati alla Valtiberina, con le loro aspirazioni militari e i loro interessi intellettuali che hanno forgiato per sempre il carattere di questo territorio solenne e splendido”.

“Questa mostra – ha ricordato il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori - rappresenta per la Fondazione CR Firenze un po’ l’emblema del progetto ‘Terre degli Uffizi’ e ne conferma la bontà e il valore che lo hanno ispirato”.

“La civiltà delle armi e le corti del Rinascimento”, 31 agosto 2021 - 6 gennaio 2022, Anghiari, Museo della Battaglia e di Anghiari – Orario: tutti i giorni 9.30-13; 14.30-18.30 – Info Tel 0575 787023 – www.battaglia.anghiari.it

Curatela scientifica del catalogo: Gabriele Mazzi, direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari.

Elenco opere:

- Cristofano Dell'Altissimo, Ritratto di Federico da Montefeltro, olio su tavola

- Courtois Jacques detto Borgognone, Battaglia di cavalleria, olio su tela

- Ambito francese sec. XVI, Ritratto di uomo in armatura, olio su tavola

- Lorenzo di Giovanni di Nofri (Maestro di San Miniato), Madonna con Bambino (tabernacolo), tempera su tavola

- Pseudo Pier Francesco Fiorentino, Madonna con Bambino e angeli, tempera su tavola


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