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Attualità venerdì 28 aprile 2017 ore 16:27

Trasporti, sindacati contro Del Siena

Questione trasporti in Provincia di Arezzo: la Uil si fa sentire in merito alla questione dei bus Tiemme.



VALTIBERINA — “Incredulità, smarrimento sensazioni che si trasformano ben presto in amare certezze. Questo il pensiero delle organizzazioni sindacali provinciali trasporti di Arezzo di fronte alle affermazioni fatte a mezzo stampa dal Consigliere di lista Civica, con delega provinciale ai Trasporti, Francesco del Siena”.

La Uil si fa sentire in merito alla questione dei bus Tiemme.

"E’ bene ricordare che uno degli elementi fondanti che caratterizzano decisamente gli standard qualitativi e di sicurezza del Tpl, unitamente alla professionalità degli operatori è, senza dubbio, l’autobus, ovvero, quel veicolo a motore destinato al trasporto di persone. Nella storia contemporanea, l’attuale contesto, grazie al faticoso esperimento di una gara regionale Toscana ed ai corposi investimenti volti a migliorare sensibilmente la mobilità cittadina, molti dei “vaporetti” che ancora oggi circolano nelle nostre strade cittadine, verranno posti in meritata quiescenza. Manna dal cielo per i numerosi utenti che finalmente potranno usufruire delle sensibili migliorie apportate dall’innovazione tecnologica sia in termini d comfort, di sicurezza e regolarità del servizio. Evidentemente Arezzo per scelta politica o per politiche personali non potrà usufruire di tali nuove assegnazioni, nascondendosi in pretestuose e paradossali dicerie estrapolate qua e là da novelle di strada degli artisti nostrani.
Niente di più menzognero affermare che, investendo necessari 30mila euro annui per obbligatori adeguamenti dei percorsi di linee evitando così invalicabili sottopassi, si verificherebbero ingiustificati adeguamenti tariffari agli ignari utenti. Al contrario, non solo si offrirebbe un servizio migliore con direttrici passanti per i più importanti plessi scolastici superiori, ma si limiterebbero sensibilmente costosi fermi macchina di vetusti autobus costretti talvolta a quotidiane riparazioni e soste forzate nelle officine specializzate. Plausibile invece attendersi disservizi in sensibile aumento dovuti alla soppressione di corse per l’assenza di autobus idonei all’esercizio quotidiano. Forse sono proprio queste le sinergie e l’innovazione che Arezzo intende adottare in una sfida per l’indiscussa leadership nel panorama toscano.
L’oculatezza dei nostri politici non ha limiti, meglio affidarsi a vecchi e fedeli ronzini strigliati a lucido, anziché ai nuovi ed inutili autobus. L’innovazione, così come l’utenza, può attendere all’ombra di desolati capannoni, nella speranza che un giorno il tornare alla politica del territorio e dei cittadini ci restituisca un servizio migliore."


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